La nostra storia

È costituita in Querceta (Provincia di Lucca) un'associazione detta

Così recitava l'articolo 1 dello statuto della Croce Bianca approvato nell'assemblea costitutiva svoltasi il 10 Giugno 1904. In quella occasione, 22 persone presenti in veste di fondatori elessero i dirigenti responsabili. La presidenza fu affidata all'imprenditore del marmo Andrea Andreani, titolare assieme al padre di una segheria attiva in paese. Gli altri incarichi principali vennero occupati da Angelo Pellegrini (segretario) e Filiberto Giannotti (cassiere). Fra gli altri 19 forndatori presenti, figuravano Domenico Angelini, Angelo Pardi, Pilade Del Tessa, Maria Bazzichi, Ermete Angelini, Teofilo Angelini, Ernesto Leonardi, Augusto Corsetti, Pio Giannarelli, Raffaello Bartelletti, Arturo Balena e Primo Tomagnini.

Ben presto l'associazione riscosse ampio sostegno da autorevoli rappresentanti di ogni ceto sociale: imprenditori, professionisti, commercianti e numerosi dipendenti - operai e impiegati - delle tante aziende marmifere del paese e del comprensorio, intenzionati a dare un fattivo contributo al processo di miglioramento delle condizioni sociali e sanitarie della popolazione. 

Il 25 settembre 1904, l'associazione si presentò ufficialmente alla cittadinanza mostrando la bandiera sociale e le prime attrezzature in dotazione, fra cui lo storico carro-lettiga rimasto a dispozione fino all'acquisto della prima ambulanza - una Fiat 1400 - che arriverà soltanto nel 1953.

Non mancarono rapidi progressi e le adesioni dei soci e volontari. I dirigenti curavano, in particolare, il coinvolgimento dei soci e la formazione di squadre di soccorso alle quali partecipavano anche le donne. I soccorsi venivano prestati anche usando semplici lettighe portate a braccia, anche di notte, percorrendo lunghi tragitti per raggiungere gli ospedali di Pietrasanta, Seravezza e talvolta Massa e Lucca. Altri numerosi interventi venivano prestati al domicilio degli ammalati.

Nel 1913 viene eletto presidente Pilade Del Tessa

Le adesioni di soci e volontari erano in costante aumento. Da una relazione al bilancio di quell'anno si apprende che i tesserati avevano raggiunto le 147 unità (90 uomini e 57 donne di cui 2 benemeriti, 71 contribuenti e 74 attivi nei servizi.

Nel 1920 si discute di realizzare una sede propria in cui aprire un ambulatorio e locali per altre attività.

Il 23 novembre 1922 il presidente Angelo Pellegrini, succeduto nel frattempo ad Andrea Andreani, firma il contratto di acquisto del terreno di 416 metri quadrati, ubicato nel centro del paese e costato 10.500 lire.

La sede, un semplice manufatto su due livelli (seminterrato e piano terra) sarà costruito dall'impresa dell'ingegner Luigi Simi, autore del progetto nonché fornitore di tutti i materiali occorrenti. Fu il coronamento di un ventennio di sforzi compiuti in un periodo di gravi difficoltà economiche. Poi arrivò la seconda guerra mondiale.

Il 29 settembre 1945, trenta soci riuniti in assemblea, deliberarono la ricostituzione della Croce Bianca. Gli scopi erano gli stessi delle origini: assicurare il pronto intervento con i mezzi a disposizione in caso di infortunio, di incidente o di malattia; effettuare, a richiesta di associati e non associati, il servizio di trasporto ammalati dalle loro abitazioni agli ospedali e viceversa; compiere interventi e provvidenze in materia sanitaria, nei limiti delle capacità strutturali e finanziarie dell’Associazione; promuovere attività di carattere culturale ai fini di sollecitare l’impegno civile e sociale dei cittadini. 

Quella mattina, l'assemblea affidò la presidenza provvisoria al farmacista Angelo Lazzotti, al quale si unirono il cassiere Agostino Carducci, il segretario Gino Mariani e i consiglieri Renato Capovani e Ruggero Carducci.Alcuni mesi dopo l'associazione era già strutturata (126 i soci) e di nuovo operativa. 

Nel 1946 il tecnico del marmo Renato Capovani assume la presidenza effettiva. Da allora sarà tutto un susseguirsi di miglioramenti operativi e patrimoniali.

Il 27 luglio 1953 viene inaugurata la prima ambulanza. A capo dell'associazione troviamo Pilade Del Tessa, carismatico personaggio che resterà nel sodalizio per ben 72 anni e sempre in ruoli di vertice. Sarà lui a promuovere l'ampliamento della sede sociale. Il contratto di affidamento dei lavori, su progetto dell'architetto Lorenzo Iacopi, viene sottoscritto il 18 marzo 1955 con l'impresa locale Onesti e Lucchesi. Nell'edificio, ampliato e rialzato di un piano, trovano posto anche alcune attività economiche fra cui l' agenzia della Cassa di Risparmio di Lucca.

La nuova sede permette di sviluppare tutti i servizi e di aggiungerne di nuovi, fra cui l'ambulatorio medico, il centro prelievi per analisi e il centro unico di prenotazione. Vengono attrezzate anche le sale adibite alle attività ricreative e culturali per conferenze e assemblee. 

I presidenti di quel periodo - Giuseppe Bambini, Andrea Bedei, Danilo Davini e Roberto Feliciani - posero le basi dello straordinario sviluppo che la Croce Bianca conoscerà, dal 1999 in poi, sotto la presidenza di Roberto Roni con la realizzazione della Casa dei Giovani e della Casa della Salute

Il 7 luglio 2012, si inaugura la Casa della Salute che inizia da subito a svolgere i molteplici servizi forniti dal distretto Asl, dai medici di medicina generale e medici specialisti, dall'emergenza 118 Versilia, dall'assistenza infermieristia, oltre a quelli di competenza della Croce Bianca che adesso impiega 11 dipendenti e si avvale della collaborazione di circa 90 fra volontari e giovani del servizio civile. Sono inoltre servizi privati di fioseterapia e gli ambulatori specialistici. A richiesta possono essere usati anche un salone per conferenze da 160 posti, una sala riunioni da 42 posti, un bar, una sala ristoro, la Sala del commiato e un parcheggio seminterrato da 49 posti auto.

Il complesso, costruito su terreno di proprietà dell'associazione, è costato circa 5,5 milioni di euro, somma coperta dalla Croce Bianca impiegando per intero il ricavato dalla vendita della vecchia sede, più le risorse di bilancio, i contributi e le oblazioni pubbliche e private. 

Ancora una volta le famiglie, le attività economiche del territorio e la popolazione in genere, a conferma del forte e tradizionale legame con la loro Pubblica Assistenza, hanno dato il maggior contributo.

 

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Foto storiche della Croce Bianca di Querceta

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